La settimana si è aperta con i mercati convinti che la Fed stesse inaugurando un ciclo di tagli. La riduzione dei tassi di 25 punti base e un dot plot che segnalava ulteriori allentamenti sembravano confermare la narrativa accomodante. Tuttavia, la conferenza stampa di Powell ha ribaltato tutto: il taglio non era l’inizio di una nuova stagione di stimolo, ma una mossa prudenziale di “risk management”.
Il dollaro, inizialmente indebolito fino a 96,22, ha poi trovato nuova linfa grazie a dati macroeconomici nettamente superiori alle attese. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese a 231 mila, l’indice manifatturiero di Philadelphia è balzato a 23,2 e le vendite al dettaglio hanno mostrato un consumatore ancora robusto. L’unica ombra è arrivata dal settore immobiliare, con housing starts e building permits in calo, ma troppo poco per oscurare un quadro complessivamente solido.