Contesto e attese per la riunione di maggio 2025
Il Federal Open Market Committee (FOMC) si riunisce il 6-7 maggio 2025 in un clima di notevole incertezza. I dati economici statunitensi mostrano segnali misti: da un lato un mercato del lavoro ancora resiliente (ad aprile sono stati creati 177.000 posti di lavoro, sopra le attese, con disoccupazione ferma al 4,2%) ma povero sotto l'aspetto qualitativo; dall’altro, il prodotto interno lordo (PIL) del 1° trimestre ha subito un calo annualizzato dello 0,3%, riflettendo l’impatto di nuovi dazi commerciali imposti dall’amministrazione Trump. Proprio i dazi – i più pesanti in un secolo – e le tensioni geopolitiche hanno seminato dubbi sullo scenario economico, nonostante i consumi delle famiglie tengano (+1,8% annualizzato nel trimestre).
In questo contesto, la Fed è attesa lasciare invariati i tassi di interesse di riferimento nella riunione del 7 maggio, mantenendo il federal funds rate nell’attuale intervallo 4,25%-4,50%. Questa pausa “cauta” era ampiamente prevista dal mercato: la banca centrale ha già ridotto i tassi di 100 punti base nel 2024 (dal picco di 5,25% al 4,25% odierno) e intende valutare con attenzione gli sviluppi prima di procedere con ulteriori mosse. Come sintetizza un’analisi di IndraStra, la decisione di mantenere i tassi fermi al 4,25-4,50% riflette una risposta prudente a un’economia “resiliente ma incerta”, segnata dalle pressioni inflazionistiche dei dazi e dalle pressioni politiche per allentare la politica monetaria.
I futures sui Fed Funds confermano questa aspettativa di “wait and see”: prima dei recenti sconvolgimenti commerciali, gli operatori non scontavano alcun taglio a maggio, attribuendo invece quasi certezza a un primo ribasso a giugno. Ad oggi le probabilità di un taglio immediato sono praticamente nulle, a fronte di un’inflazione core ancora sopra il target e di un mercato del lavoro solido. Come nota JPMorgan, la Fed può permettersi pazienza e attendere “maggiore chiarezza” prima di cambiare rotta. La stabilità dei tassi a maggio sarà dunque accompagnata da un’attenzione particolare al comunicato ufficiale (FOMC statement) e alla conferenza stampa del Presidente Jerome Powell per carpire indizi sulle mosse future.