La sessione asiatica del 6 agosto 2025 si è chiusa in modo contrastato, riflettendo un contesto globale dominato da segnali macroeconomici deboli, dichiarazioni geopolitiche aggressive e incertezza politica interna negli Stati Uniti. I mercati della regione si sono mossi senza una direzione netta, influenzati dalla deludente lettura dell’ISM Services statunitense e dai nuovi annunci del presidente Trump sui dazi.
L’ASX 200 australiano ha brillato, toccando nuovi massimi storici grazie alla solida performance dei titoli legati a materiali, energia e minerari. Il rimbalzo delle commodity e la stabilità dei tassi interni hanno sostenuto il sentiment. Tuttavia, nel resto della regione, la cautela ha prevalso.