L’oro ha superato per la prima volta nella storia la soglia psicologica dei $3.000 l’oncia, spinto da una combinazione di fattori geopolitici, tensioni economiche globali e un rinnovato protezionismo commerciale da parte del presidente Donald Trump.
L’attuale rally dell’oro è frutto di un mix di fattori che vanno oltre la semplice domanda di beni rifugio. Le banche centrali stanno accumulando lingotti per ridurre la loro dipendenza dal dollaro, gli investitori istituzionali stanno aumentando l’esposizione all’oro come copertura contro la volatilità, e il panorama geopolitico instabile sta alimentando il sentiment rialzista sul metallo giallo.