La sessione asiatica si è aperta in un clima di cautela, con gli indici APAC perlopiù in territorio negativo dopo una chiusura contrastata di Wall Street. Il sentiment nella regione è stato appesantito da tre driver principali: il messaggio restrittivo che arriva da Washington sul fronte dei dazi con la Cina, i dubbi crescenti sulle valutazioni dell’intelligenza artificiale e il violento storno delle criptovalute, con Bitcoin che è arrivato a cancellare tutti i guadagni del 2025 scivolando in area 93mila dollari.
In questo contesto, l’Asia ha viaggiato a velocità diverse: Tokyo ha risentito del primo calo del PIL in sei trimestri e delle tensioni con la Cina, mentre Seoul ha brillato grazie al rally dei titoli dei semiconduttori. Sullo sfondo, i mercati restano agganciati al doppio binario Fed–dati macro USA e alla prossima ondata di notizie dal fronte commerciale, dalla partita delle terre rare all’evoluzione dei dazi agricoli.
