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Recap Settimanale dei Mercati Finanziari: 11 - 15 Novembre 2024

Scritto il 17/11/2024
da Redazione Forex Gump


Il Dollaro raggiunge i massimi, mentre la Fed sostiene la sua forza


Il Dollaro ha registrato un’impennata considerevole, raggiungendo i suoi massimi da luglio, sostenuto da vendite al dettaglio e dati manifatturieri superiori alle attese, che hanno consolidato l’idea di una crescita robusta dell’economia USA. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha confermato un approccio cauto ai tagli dei tassi di interesse, mentre il programma economico di Trump, con aspettative di misure protezionistiche, ha spinto ulteriormente il Dollaro come bene rifugio. Questo rafforzamento ha messo in seria difficoltà molte delle principali valute del G10, come la Sterlina britannica, l’Euro e lo Yen giapponese, mentre gli investitori si sono spostati sul Dollaro per difendersi dalle incertezze economiche globali.

 

Sterlina e Euro in calo, mentre lo Yen mostra resilienza


La Sterlina britannica è stata particolarmente penalizzata dopo la pubblicazione di dati negativi sul mercato del lavoro del Regno Unito, che hanno mostrato un forte aumento della disoccupazione e una crescita economica in rallentamento. Questo, unito alla pressione del Dollaro, ha portato la Sterlina vicino ai minimi settimanali, mentre l’Euro ha subito una sorte simile, indebolito dalle preoccupazioni economiche e dall’incapacità di contrastare il Dollaro dominante. In questo contesto, lo Yen giapponese ha mostrato qualche segnale di resilienza grazie a dati migliori del previsto sul PIL del terzo trimestre, che hanno permesso un parziale recupero nelle ultime sedute della settimana.

 

Azioni: calo generalizzato trainato dalla tecnologia

 

I mercati azionari statunitensi hanno vissuto una settimana particolarmente difficile, con pesanti perdite nel settore tecnologico e in quello dei beni di consumo ciclici. Il sentimento negativo ha dominato fino alla chiusura della settimana, influenzato da una serie di fattori: dalle dichiarazioni restrittive della Fed, ai dati economici positivi, fino alle persistenti incertezze geopolitiche. Mentre gli indici tecnologici hanno sofferto maggiormente, i mercati europei hanno avuto risultati contrastanti, con alcuni indici, come il DAX e l’Euro Stoxx 50, che hanno trovato supporto nei risultati aziendali solidi e nelle previsioni positive di alcune grandi società.

 

Materie prime sotto pressione per la forza del Dollaro e le tensioni geopolitiche in diminuzione


Le materie prime hanno subito pressioni ribassiste, principalmente a causa del rafforzamento del Dollaro e dell’attenuarsi delle tensioni geopolitiche. Il prezzo del petrolio, in particolare, ha registrato un calo superiore al 2% verso la fine della settimana, complici le prese di profitto e un lieve allentamento delle tensioni in Medio Oriente. L’oro, anch’esso sotto pressione, non ha beneficiato del clima di avversione al rischio, poiché la forza del Dollaro ha ridotto la domanda per il metallo prezioso.

 

Settimana prossima: dati economici chiave e discorsi delle banche centrali.


Guardando alla prossima settimana, i mercati finanziari saranno concentrati su una serie di eventi e dati economici chiave che potrebbero nuovamente influenzare il sentiment globale. Tra questi spiccano le dichiarazioni di importanti figure delle banche centrali, come il governatore della Bank of Japan Ueda e la presidente della BCE Lagarde, che offriranno aggiornamenti sulle aspettative di inflazione e sugli orientamenti di politica monetaria. Allo stesso tempo, i dati sull’inflazione nel Regno Unito, nella zona Euro e in Canada avranno un ruolo cruciale nel valutare se le pressioni inflazionistiche stiano effettivamente diminuendo, e quindi se vi sia spazio per manovre monetarie meno rigide. Negli Stati Uniti, l’attenzione sarà rivolta a indicatori come l’indice della Fed di Philadelphia e le vendite di case esistenti, per testare ulteriormente la resilienza dell’economia statunitense di fronte a politiche monetarie restrittive.

 

Conclusioni e prospettive


L’avvicinarsi della fine dell’anno accresce l’attenzione degli investitori, i quali monitoreranno se le banche centrali decideranno di mantenere un approccio restrittivo o inizieranno a valutare eventuali aggiustamenti, in funzione delle ultime rilevazioni sui dati economici. In ogni caso, il “Trump trade” e il rafforzamento del Dollaro sembrano destinati a rimanere elementi chiave, influenzando pesantemente i mercati finanziari globali anche nelle prossime settimane.


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