PMI USA, manifatturiero rallenta ma l’economia corre: crescita al 2,5% e prezzi di nuovo in salita
21/11/2025
Il flash di novembre degli indici S&P Global conferma un’economia statunitense tutt’altro che in stallo, ma con un profilo di crescita sbilanciato.
Fed, il freno ai tagli: Logan alza l’asticella, Collins e Miran raffreddano le speranze di svolta
21/11/2025
Le ultime dichiarazioni di tre figure chiave della Federal Reserve – Lorie Logan (Dallas), Susan Collins (Boston) e Stephen Miran (Board) – delineano un filo rosso chiaro: l’idea di proseguire rapidamente con i tagli dei tassi è tutt’altro che scontata.
Recap Sessione Europea: 21 Novembre 2025
21/11/2025
Le prime ore della sessione europea si sono aperte con un segnale chiaro: il tema non è più solo “quanto cresce l’AI”, ma “quanto abbiamo pagato questa storia”. L’unwind delle valutazioni AI, partito con violenza da Wall Street, ha travolto l’Asia durante la notte e ha trovato piena conferma all’apertura in Europa, in un contesto di risk-off globale alimentato dal repricing dei tagli Fed, dalle sorprese sui PMI e da un premio geopolitico in parziale riduzione sul fronte Russia–Ucraina.
Recap Sessione Asiatica: 21 Novembre 2025
21/11/2025
La seduta asiatica si è aperta all’insegna del risk-off, con gli indici APAC in calo diffuso dopo il violento reversal di Wall Street. Gli investitori regionali hanno dovuto digerire il doppio shock di valutazioni AI sempre più controverse e di un Fed-watcher più hawkish, con JPMorgan e poi Morgan Stanley che hanno archiviato l’ipotesi di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già a dicembre.
“Tagliare per prudenza, rischiare per eccesso”: il monito di Hammack (Fed) sui pericoli di allentare troppo presto la politica monetaria
20/11/2025
Alla Conferenza sulla Stabilità Finanziaria 2025, Beth Hammack della Federal Reserve ha lanciato un messaggio che va in controtendenza rispetto alle aspettative di larga parte dei mercati. Mentre molti investitori guardano a futuri tagli dei tassi come a una sorta di assicurazione contro un rallentamento dell’economia, Hammack avverte che la realtà potrebbe essere molto diversa: ridurre i tassi “per prudenza” rischia di diventare, paradossalmente, un atto imprudente dal punto di vista della stabilità finanziaria.

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Azionario

XAUUSD: Volatilità tra Rally Storici e Scivoloni – Il Punto dopo lo Statement Fed
30/10/2025
30/10/2025
Tutti gli occhi su Powell: il destino del rally di Wall Street si gioca nella conferenza post-Fed
27/10/2025
27/10/2025
Inflazione USA sotto i riflettori: il CPI del 24 ottobre guiderà Fed, oro e mercati
23/10/2025
23/10/2025
Wall Street sull’orlo di una “dot-com 2.0”? L’AI infiamma le borse, ma i segnali di surriscaldamento si moltiplicano
09/10/2025
09/10/2025
Wall Street riparte nonostante lo shutdown: l’AI spinge i listini e l’oro vola verso i 4.000 dollari
07/10/2025
07/10/2025

Federal Reserve

Fed, il freno ai tagli: Logan alza l’asticella, Collins e Miran raffreddano le speranze di svolta
21/11/2025
Le ultime dichiarazioni di tre figure chiave della Federal Reserve – Lorie Logan (Dallas), Susan Collins (Boston) e Stephen Miran (Board) – delineano un filo rosso chiaro: l’idea di proseguire rapidamente con i tagli dei tassi è tutt’altro che scontata.
“Tagliare per prudenza, rischiare per eccesso”: il monito di Hammack (Fed) sui pericoli di allentare troppo presto la politica monetaria
20/11/2025
Alla Conferenza sulla Stabilità Finanziaria 2025, Beth Hammack della Federal Reserve ha lanciato un messaggio che va in controtendenza rispetto alle aspettative di larga parte dei mercati. Mentre molti investitori guardano a futuri tagli dei tassi come a una sorta di assicurazione contro un rallentamento dell’economia, Hammack avverte che la realtà potrebbe essere molto diversa: ridurre i tassi “per prudenza” rischia di diventare, paradossalmente, un atto imprudente dal punto di vista della stabilità finanziaria.
Lavoro USA: un rimbalzo che sorprende, ma la qualità del dato divide il mercato
20/11/2025
Dopo oltre sei settimane di vuoto informativo causato dallo shutdown federale, il mercato del lavoro statunitense torna finalmente a mostrarsi. E lo fa con un dato che spiazza quasi tutti: 119.000 nuovi posti di lavoro a settembre. La cifra supera di gran lunga le previsioni informali condivise nelle sale operative, dove ci si aspettava un valore molto più contenuto, e soprattutto emerge in netto contrasto con il dato precedente, già debole, che viene pesantemente rivisto da +22.000 a –4.000. Le revisioni estive sottraggono complessivamente 33.000 posti, ridimensionando ulteriormente un’estate già percepita come debole.
Fed tra inflazione testarda e lavoro in affanno: un taglio diviso e la fine del QT ridisegnano la strategia
19/11/2025
Le Minutes della riunione del FOMC del 28-29 ottobre 2025 offrono un ritratto nitido di una Federal Reserve attraversata da tensioni interne e da un senso diffuso di cautela. Il taglio di 25 punti base deciso a fine ottobre, che ha portato il corridoio dei tassi sui Fed Funds al 3,75%-4%, non è stato un atto di unanime convinzione, ma piuttosto il risultato di un delicato compromesso tra visioni contrapposte. La banca centrale americana si è trovata di fronte a un bivio: da un lato la necessità di non frenare eccessivamente un mercato del lavoro in evidente rallentamento, dall’altro il timore che un allentamento prematuro possa riaccendere la pressione inflazionistica.
Dalla leva ai bilanci: Miran ridisegna il legame tra banche, Treasury e Federal Reserve
19/11/2025
La Federal Reserve torna a interrogarsi sul peso della propria ombra sul sistema finanziario. In un intervento al Bank Policy Institute di Washington, DC, il governatore Stephen Miran ha messo al centro del dibattito il rapporto tra regolamentazione bancaria, dimensione del bilancio della banca centrale e funzionamento dei mercati dei Treasury. Il messaggio di fondo è chiaro: se si vuole una Fed più “leggera”, bisogna intervenire sulle regole che oggi costringono la banca centrale a restare ingombrante.

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Nvidia: Il Colosso dell’AI Sfida il Mondo tra Geopolitica, Chips e Data Center
Riduzione dei dazi alla Cina: Trump rilancia, ma i mercati chiedono fatti
“Un’opportunità straordinaria”: Bessent apre alla Cina e invoca una nuova era del commercio globale
Goolsbee tra Inflazione, Dazi e Fed Indipendente: “Effetto Modesto, Ma Serve Prudenza”
Scandalo Insider Trading: Schiff Accusa Trump di Corruzione e Abusi di Potere
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Recap Sessioni

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21 novembre 2025
Recap Sessione Europea: 21 Novembre 2025
Le prime ore della sessione europea si sono aperte con un segnale chiaro: il tema non è più solo “quanto cresce l’AI”, ma “quanto abbiamo pagato questa storia”. L’unwind delle valutazioni AI, partito con violenza da Wall Street, ha travolto l’Asia durante la notte e ha trovato piena conferma all’apertura in Europa, in un contesto di risk-off globale alimentato dal repricing dei tagli Fed, dalle sorprese sui PMI e da un premio geopolitico in parziale riduzione sul fronte Russia–Ucraina.
21 novembre 2025
Recap Sessione Asiatica: 21 Novembre 2025
La seduta asiatica si è aperta all’insegna del risk-off, con gli indici APAC in calo diffuso dopo il violento reversal di Wall Street. Gli investitori regionali hanno dovuto digerire il doppio shock di valutazioni AI sempre più controverse e di un Fed-watcher più hawkish, con JPMorgan e poi Morgan Stanley che hanno archiviato l’ipotesi di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già a dicembre.
20 novembre 2025
Recap Sessione Europea: 20 Novembre 2025
Le prime ore della sessione europea si aprono con un sentiment chiaramente costruttivo sul rischio, ma su fondamenta tutt’altro che serene. La scintilla arriva da Wall Street, dove i conti di NVIDIA hanno riacceso l’entusiasmo per il tema AI, spingendo al rialzo futures azionari globali e titoli tecnologici europei. In sottofondo, però, continua a montare una narrativa più prudente: la Fed appare sempre più cauta nel concedere tagli rapidi, il dollaro resta tonico in vista del NFP di settembre e i rendimenti giapponesi si avvicinano a livelli che rimettono sotto pressione la BoJ.
20 novembre 2025
Recap Sessione Asiatica: 20 Novembre 2025
La sessione asiatica si è aperta con un ritorno deciso del rischio: le borse APAC sono volate al rialzo, trascinate dall’euforia per la trimestrale di NVIDIA e dalla narrativa di una domanda di AI ancora lontana dal picco. Sullo sfondo, però, resta una cornice macro meno accomodante: una Federal Reserve divisa e più prudente sui tagli, dati sul lavoro statunitense rinviati, dollaro in rafforzamento e rendimenti giapponesi in salita che alimentano il dibattito sulla normalizzazione della BoJ. Il risultato è un mix complesso: entusiasmo per la tecnologia e l’intelligenza artificiale, ma anche tensioni sul fronte tassi, valute e materie prime.
19 novembre 2025
Recap Sessione Europea: 19 Novembre 2025
Le prime ore della sessione europea del 19 novembre si sono aperte in un clima di cauto riequilibrio, con le principali borse del Vecchio Continente che cercano di stabilizzarsi dopo le vendite delle ultime sedute, mentre lo sguardo degli operatori resta fisso su tre grandi fronti: il dossier Russia-Ucraina, la traiettoria della Federal Reserve e la sostenibilità del boom da intelligenza artificiale, con Nvidia chiamata ancora una volta a fare da termometro globale del sentiment.
19 novembre 2025
Recap Sessione Asiatica: 19 Novembre 2025
La seduta asiatica del 19 novembre si è consumata in un clima di cautela tesa, con gli investitori intrappolati tra il sell-off su Wall Street, le attese per le minute del FOMC e i conti di NVIDIA, e un contesto geopolitico che torna a farsi ingombrante, dalla guerra in Ucraina al dossier Medio Oriente.
18 novembre 2025
Recap Sessione Europea: 18 Novembre 2025
La mattinata europea del 18 novembre si è aperta nel segno della continuità con il pessimismo visto su Wall Street e in Asia, ma con alcune sfumature importanti: obbligazionario in rialzo, dollaro nervoso dopo un’uscita a sorpresa delle richieste di sussidio USA, oro che difende con le unghie l’area dei 4.000 dollari l’oncia e petrolio che prova un recupero dai minimi notturni. Sullo sfondo, la geopolitica resta un fattore di rischio strutturale mentre Bruxelles stringe le maglie su commercio e digitale.
18 novembre 2025
Recap Sessione Asiatica: 18 Novembre 2025
La sessione asiatica del 18 novembre si è aperta e chiusa all’insegna del “risk-off”, con le borse APAC che hanno esteso le pesanti vendite viste a Wall Street all’inizio della settimana. Tutti i principali indici regionali hanno seguito il solco tracciato dagli indici USA, dove lo S&P 500 ha perso circa lo 0,9% scivolando a 6.672 punti, il Dow Jones è arretrato di circa l’1,2% verso 46.590 punti e il Nasdaq ha ceduto intorno allo 0,8%.
17 novembre 2025
Recap Sessione Europea: 17 Novembre 2025
Le prime ore della sessione europea si sono svolte all’insegna della cautela che lentamente è scivolata in vera e propria avversione al rischio. Le borse del Vecchio Continente, con lo STOXX 600 in calo di circa lo 0,4%, hanno aperto sostanzialmente piatte, per poi passare in territorio negativo senza un singolo catalizzatore evidente, ma in perfetta continuità con l’umore dimesso visto in Asia e con il quadro geopolitico in rapido deterioramento.
17 novembre 2025
Recap Sessione Asiatica: 17 Novembre 2025
La sessione asiatica si è aperta in un clima di cautela, con gli indici APAC perlopiù in territorio negativo dopo una chiusura contrastata di Wall Street. Il sentiment nella regione è stato appesantito da tre driver principali: il messaggio restrittivo che arriva da Washington sul fronte dei dazi con la Cina, i dubbi crescenti sulle valutazioni dell’intelligenza artificiale e il violento storno delle criptovalute, con Bitcoin che è arrivato a cancellare tutti i guadagni del 2025 scivolando in area 93mila dollari.
14 novembre 2025
Recap Sessione Europea: 14 Novembre 2025
Le borse europee hanno aperto in deciso ribasso, rispecchiando il clima di avversione al rischio maturato in Asia e negli Stati Uniti.
14 novembre 2025
Recap Sessione Asiatica: 14 Novembre 2025
Le borse asiatiche hanno aperto la seduta di giovedì in territorio negativo, seguendo la pesante scia ribassista di Wall Street, dove i titoli tecnologici hanno subito un deciso sell-off. Il sentiment globale è stato appesantito da valutazioni eccessive nel comparto tech, dai timori sulla corsa all’intelligenza artificiale tra Stati Uniti e Cina e da una serie di commenti hawkish provenienti dalla Federal Reserve, che hanno frenato le speranze di un taglio dei tassi a dicembre.

Recap Settimanale

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16 novembre 2025
Recap Settimanale dei Mercati Finanziari: 10 - 14 Novembre 2025
Nella settimana dal 10 al 14 novembre i mercati finanziari globali si sono mossi in un equilibrio precario, schiacciati tra tre grandi forze: il riemergere di dubbi sulle valutazioni legate all’intelligenza artificiale, il messaggio prudente e poco accomodante in arrivo dalle banche centrali – in primis la Federal Reserve – e un quadro geopolitico che continua a deteriorarsi, con tensioni concentrate soprattutto in Medio Oriente e sul fronte energetico.
09 novembre 2025
Recap dei Mercati Finanziari: 03 - 07 Novembre 2025
La prima settimana di novembre ha rappresentato uno spartiacque nei mercati finanziari globali. Dopo settimane in cui il racconto dominante era quello della forza americana — un’economia resiliente, un mercato del lavoro solido e un dollaro inarrestabile — lo scenario si è improvvisamente capovolto. Il “narrative trade” che aveva spinto investitori e algoritmi a premiare l’eccezionalismo statunitense è collassato nel giro di quarantotto ore, trascinando con sé valute, azioni e rendimenti.
02 novembre 2025
Recap Settimanale dei Mercati Finanziari: 27 - 31 Ottobre 2025
La settimana si è aperta con il mondo finanziario concentrato sul vertice Trump-Xi, nella speranza di una de-escalation commerciale capace di offrire respiro a un contesto macro sempre più fragile. Tuttavia, ciò che doveva essere un momento di sollievo geopolitico si è trasformato in una tempesta monetaria.
26 ottobre 2025
Recap Settimanale dei Mercati Finanziari: 20 - 24 Ottobre 2025
La settimana si è chiusa con un quadro dei mercati decisamente complesso e contraddittorio. Le nuove sanzioni americane contro i giganti energetici russi Rosneft e Lukoil hanno scatenato un forte rialzo dei prezzi del petrolio e riacceso il dibattito sull’inflazione globale, proprio nei giorni in cui i dati statunitensi sull’inflazione al consumo (CPI)suggerivano un raffreddamento dei prezzi. I mercati, già disorientati dallo shutdown del governo americano e dal silenzio stampa imposto alla Federal Reserve prima del meeting di fine mese, si sono così trovati stretti tra segnali di disinflazione, pressioni sui costi energetici e un improvviso ritorno delle tensioni geopolitiche.
19 ottobre 2025
Recap Settimanale dei Mercati Finanziari: 13 - 17 Ottobre 2025
La settimana dal 13 al 17 ottobre 2025 ha rappresentato una parentesi di sospensione per i mercati finanziari globali. Un momento in cui l’attenzione si è concentrata non tanto sui dati pubblicati, quanto sull’assenza di essi. La prosecuzione della chiusura del governo federale statunitense, entrata ormai nella sua terza settimana, ha infatti paralizzato buona parte della macchina statistica americana, costringendo gli investitori a navigare a vista in un contesto informativo parziale.
12 ottobre 2025
Recap Settimanale dei Mercati Finanziari: 06 - 10 Ottobre 2025
La settimana dal 6 al 10 ottobre 2025 ha segnato un nuovo capitolo di incertezza per i mercati finanziari globali. Negli Stati Uniti, il prolungarsi dello shutdown federale ha bloccato la pubblicazione di numerosi indicatori chiave, privando analisti e policymaker di punti di riferimento fondamentali in un momento delicato per il ciclo economico. Le conseguenze si sono propagate ben oltre Washington, influenzando la fiducia delle imprese, le aspettative dei consumatori e la volatilità delle borse mondiali.
05 ottobre 2025
Recap Settimanale dei Mercati Finanziari: 29 Settembre - 03 Ottobre 2025
Una settimana iniziata nel segno della paralisi politica a Washington si è chiusa con uno shock macro che ha ribaltato il sentiment globale. Il parziale shutdown federale, scattato a mezzanotte di martedì, ha oscurato i fari sui dati ufficiali – incluso il report sui Non-Farm Payrolls – costringendo i mercati ad aggrapparsi agli indicatori privati. Ed è proprio lì che è arrivata la doccia gelata: l’ADP di mercoledì ha mostrato una perdita inattesa di 32.000 posti a settembre (contro attese di +50.000, con il mese precedente rivisto a -3.000), mentre l’ISM Services di venerdì è crollato fino alla soglia di 50,0 – il livello più basso dai lockdown del 2020 – con nuova contrazione degli ordini e occupazione in affanno. La narrativa dei “dati caldi” della settimana precedente si è dissolta in poche ore, aprendo la strada a un repricing violento delle aspettative sulla Fed: i mercati hanno prezzato al 100% un taglio di 25 bps già a ottobre e quasi un 90% di…
28 settembre 2025
Recap Settimanale dei Mercati Finanziari: 22 - 26 Settembre 2025
La settimana 22–26 settembre 2025 resterà impressa come un tornante cruciale per i mercati valutari. Dopo giorni di calma apparente, seguiti al taglio dei tassi della Federal Reserve e a un coro di voci prudenti da parte dei suoi funzionari, il giovedì ha cambiato tutto: un’ondata di dati macroeconomici americani sorprendentemente forti ha distrutto la narrativa dominante del rallentamento. L’effetto è stato immediato e travolgente: il dollaro ha ritrovato vigore, i rendimenti obbligazionari sono schizzati verso l’alto e gli operatori hanno drasticamente rivisto al ribasso le aspettative di nuovi tagli dei tassi entro fine anno. A farne le spese sono state tutte le principali valute mondiali: EUR, JPY, GBP, CHF, AUD e NZD, ognuna a modo suo colpita dalla forza del biglietto verde e dalle tensioni geopolitiche che hanno reso il contesto ancora più instabile.
21 settembre 2025
Recap Settimanale dei Mercati Finanziari: 15 - 19 Settembre 2025
La settimana si è aperta con i mercati convinti che la Fed stesse inaugurando un ciclo di tagli. La riduzione dei tassi di 25 punti base e un dot plot che segnalava ulteriori allentamenti sembravano confermare la narrativa accomodante. Tuttavia, la conferenza stampa di Powell ha ribaltato tutto: il taglio non era l’inizio di una nuova stagione di stimolo, ma una mossa prudenziale di “risk management”.
14 settembre 2025
Recap Settimanale dei Mercati Finanziari: 08 - 12 Settembre 2025
La settimana 8–12 settembre è stata un crocevia per i mercati internazionali. Non una semplice sequenza di dati macro e riunioni di banche centrali, ma un vero spartiacque che ha riscritto il posizionamento degli investitori. Sul tavolo, tre forze hanno agito in simultanea: la conferma del rallentamento dell’economia statunitense, la divergenza netta tra la traiettoria della Federal Reserve e quella della BCE, e l’irrompere della geopolitica con la Polonia direttamente coinvolta nel conflitto russo-ucraino. L’effetto combinato è stato un movimento violento sui mercati valutari, un rally nei metalli preziosi e nelle commodity energetiche, e una ricalibratura delle aspettative di politica monetaria globale.
07 settembre 2025
Recap Settimanale dei Mercati Finanziari: 01 - 05 Settembre 2025
Il primo scorcio di settembre ha messo in scena una delle settimane più turbolente degli ultimi anni sui mercati valutari globali. Dopo l’uragano politico che aveva investito la Federal Reserve a fine agosto, con il tentativo di Donald Trump di licenziare un governatore in carica, l’attenzione degli investitori si è spostata sul terreno più concreto e spietato dei dati macroeconomici.
31 agosto 2025
Recap Settimanale dei Mercati Finanziari: 25 - 29 Agosto 2025
La settimana finanziaria che si è chiusa il 29 agosto 2025 verrà ricordata non tanto per i dati macro pubblicati, quanto per un evento politico senza precedenti: il tentativo del Presidente Donald Trump di rimuovere la Governatrice della Federal Reserve Lisa Cook. Ciò che poteva sembrare un semplice scontro personale si è trasformato in un terremoto istituzionale. Il rifiuto di Cook di dimettersi e la conseguente azione legale contro la Casa Bianca hanno reso evidente che la posta in gioco non era una poltrona, ma l’indipendenza stessa della banca centrale americana.

Recap Speech

Pubblicato il 29/10/2025
Recap Speech Powell: 29 Ottobre 2025
Redazione Forex Gump
Pubblicato il 17/09/2025
Recap Speech Powell: 17 Settembre 2025
Redazione Forex Gump
Pubblicato il 30/07/2025
Recap Speech Powell: 30 Luglio 2025
Redazione Forex Gump
Pubblicato il 18/06/2025
Recap Speech Powell: 18 Giugno 2025
Redazione Forex Gump
Pubblicato il 07/05/2025
Recap Speech Powell: 07 Maggio 2025
Redazione Forex Gump
Pubblicato il 19/03/2025
Recap Speech Powell: 19 Marzo 2025
Redazione Forex Gump
Pubblicato il 29/01/2025
Recap Speech Powell: 29 Gennaio 2025
Redazione Forex Gump
Pubblicato il 18/12/2024
Recap Speech Powell: 18 Dicembre 2024
Redazione Forex Gump
Pubblicato il 08/11/2024
Recap Speech Powell: 07 Novembre 2024
Redazione Forex Gump
Pubblicato il 18/09/2024
Recap Speech Powell: 18 Settembre 2024
Redazione Forex Gump
Pubblicato il 31/07/2024
Recap speech Powell: 31 Luglio 2024
Redazione Forex Gump
Pubblicato il 12/06/2024
Recap speech Powell 12 Giugno 2024
Redazione Forex Gump
20 novembre 2025
Lavoro USA: un rimbalzo che sorprende, ma la qualità del dato divide il mercato
Dopo oltre sei settimane di vuoto informativo causato dallo shutdown federale, il mercato del lavoro statunitense torna finalmente a mostrarsi. E lo fa con un dato che spiazza quasi tutti: 119.000 nuovi posti di lavoro a settembre. La cifra supera di gran lunga le previsioni informali condivise nelle sale operative, dove ci si aspettava un valore molto più contenuto, e soprattutto emerge in netto contrasto con il dato precedente, già debole, che viene pesantemente rivisto da +22.000 a –4.000. Le revisioni estive sottraggono complessivamente 33.000 posti, ridimensionando ulteriormente un’estate già percepita come debole.
18 novembre 2025
Metallo giallo in trincea: mercato del lavoro e Fed decidono il destino di XAU/USD
Dopo tre sedute consecutive di ribassi e un’ulteriore pressione in vendita nella sessione asiatica odierna, l’oro si trova in una fase delicata: il metallo sta perdendo slancio, ma il quadro complessivo non è ancora chiaramente ribassista. A guidare il sentiment non è solo la dinamica dei prezzi, ma soprattutto il cambiamento delle aspettative sui prossimi passi della Federal Reserve e l’attesa per i dati sul mercato del lavoro di ottobre, che potrebbero ridisegnare lo scenario di politica monetaria e, di conseguenza, la traiettoria dell’oro.
14 novembre 2025
Oro in trappola tra attese sui dati USA e Fed “falco”: compratori in ritirata sopra 4.200$
Dopo una settimana in cui l’oro sembrava aver ritrovato smalto, spingendosi oltre i 4.200 dollari e toccando il massimo da fine ottobre, il metallo giallo ha chiuso con il fiato corto. Il brusco ridimensionamento delle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a dicembre ha innescato prese di profitto aggressive, con XAU/USD che è scivolato fino in area 4.030–4.040 dollari, perdendo circa 179 dollari dal picco intraday a 4.211.
13 novembre 2025
Il dollaro esce dalla nebbia dei dati: oro sopra 4.200 $, sterlina in crisi e yen impotente
Dopo settimane di paralisi amministrativa, la Camera dei Rappresentanti ha votato con 222 favorevoli e 209 contrarila ripresa delle attività federali. Il presidente ha firmato immediatamente il provvedimento, ponendo fine al più lungo shutdown della storia americana.
12 novembre 2025
L’oro difende i 4.100 dollari mentre il Senato lavora alla fine dello shutdown: resilienza globale e attese di tagli Fed sostengono il metallo.
Nella seduta di metà settimana il mercato dell’oro mostra una notevole tenuta sopra la soglia psicologica dei 4.100 dollari l’oncia, difesa con fermezza dai compratori nonostante la temporanea ripresa del dollaro e il tono positivo dei listini azionari mondiali. Il metallo giallo beneficia di un contesto macro caratterizzato da una combinazione di fiducia e cautela: fiducia per la possibile risoluzione dello shutdown federale negli Stati Uniti, e cautela per le persistenti preoccupazioni economiche globali che continuano a stimolare la domanda di beni rifugio.
11 novembre 2025
Oro ai confini del record: la rottura dei 4.150 dollari potrebbe riscrivere la mappa dei mercati
Il metallo torna a dominare la scena dei mercati finanziari. Nella sessione di martedì, l’oro (XAU/USD) si è spinto nuovamente verso la soglia cruciale dei 4.150 dollari l’oncia, un livello tecnico che ha già respinto più volte i tentativi dei rialzisti nelle ultime settimane. La spinta arriva da una combinazione di fattori: il calo del Dollaro USA, il ritorno dell’appetito per il rischio dopo la fine dello shutdown americano e una rinnovata domanda di beni rifugio da parte degli investitori globali.
10 novembre 2025
Luce verde per l’oro: il mercato scommette su un nuovo taglio Fed e XAU vola oltre 4.000$
L’oro torna a brillare nella seduta europea di lunedì, con il prezzo di XAU/USD in rialzo di circa il 2% fino a 4.080 dollari l’oncia, trainato dalle crescenti aspettative che la Federal Reserve possa tagliare nuovamente i tassi d’interesse nella riunione di dicembre.
04 novembre 2025
Oro sotto pressione tra Fed, tregua USA-Cina e shutdown: il metallo prezioso alla prova dei 4.000 dollari
L’oro arretra per il terzo giorno consecutivo, oscillando appena sotto la soglia psicologica dei 4.000 dollari l’oncia, mentre gli investitori digeriscono una settimana densa di sviluppi macroeconomici e geopolitici. Le incertezze sulla traiettoria dei tassi della Federal Reserve per la riunione di Dicembre, la tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina e il protrarsi dello shutdown governativo negli Stati Uniti si intrecciano in un contesto che mantiene elevata la volatilità dei mercati, nonostante i segnali di domanda robusta segnalati dal World Gold Council per il terzo trimestre.
31 ottobre 2025
Gold and Ghosts: la maledizione della miniera di Reed — tra oro, avidità e spiriti
Pochi sanno che la prima corsa all’oro degli Stati Uniti non esplose in California, ma nel cuore del North Carolina rurale, quasi mezzo secolo prima. Era il 1799 quando un ragazzo di appena dodici anni, Conrad Reed, trovò un “bel sasso giallo” in un ruscello vicino alla fattoria di famiglia.
31 ottobre 2025
Fed divisa ma con toni restrittivi: Hammack contraria al taglio, Bostic prudente. Oro in ribasso dopo le dichiarazioni
Alla conferenza “Evolving Landscape of Bank Funding”, ospitata dalla Federal Reserve Bank di Dallas, la presidente della Fed di Cleveland, Beth Hammack, ha espresso un chiaro dissenso rispetto alla decisione del FOMC di ridurre i tassi di 25 punti base.
30 ottobre 2025
XAUUSD: Volatilità tra Rally Storici e Scivoloni – Il Punto dopo lo Statement Fed
Nell’ultimo mese il prezzo dell’oro (XAUUSD) ha vissuto una volatilità eccezionale, segnando nuovi massimi storici seguiti da repentine correzioni. L’8 ottobre l’oro ha sfondato per la prima volta la soglia psicologica dei $4.000l’oncia, inaugurando un rally alimentato dall’incertezza economica e geopolitica. La corsa è proseguita fino a toccare un record storico intraday di $4.381,21 il 20 ottobre, valore mai raggiunto prima. Complessivamente, il metallo prezioso è salito di oltre il 50% da inizio anno, mettendosi in linea per la miglior performance annuale dai tempi della crisi petrolifera del 1979.
29 ottobre 2025
Oro in bilico tra politica monetaria e geopolitica: la pausa attuale potrebbe preludere a un nuovo rally strutturale
L’oro (XAU/USD) rimane in una fase di consolidamento laterale e si muove vicino ai minimi recenti, con la volatilità di breve che riflette l’incertezza sui due principali fronti che oggi dominano i mercati: la politica monetaria della Federal Reserve e il dialogo commerciale tra Stati Uniti e Cina.

Insider News

Wells Fargo: un ‘risk-management cut’ per la Fed, ma la prossima mossa è tutt’altro che certa
30/10/2025
Nel report ufficiale di Wells Fargo firmato dagli economisti Sarah House e Michael Pugliese, si legge che il Federal Open Market Committee ha ridotto il tasso sui federal funds di 25 punti base, portando il range obiettivo al 3,75-4,00 %. La decisione — affermano gli autori — «era ampiamente attesa», ma è stata presa «in circostanze insolite»: lo shutdown del governo statunitense ha privato il Comitato di parte cruciale della base statistica con cui normalmente calibra la politica monetaria.
Inflazione USA sotto i riflettori: il CPI del 24 ottobre guiderà Fed, oro e mercati
23/10/2025
Domani (24 ottobre) negli Stati Uniti verrà pubblicato un dato cruciale sull’inflazione: l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC, o CPI) sia nella misura “headline” (inflazione complessiva) sia in quella “core” (al netto di alimentari ed energia) su base annuale. Questa pubblicazione avviene in un contesto anomalo, con il governo federale in shutdown che ha bloccato molti altri report economici. Nell’articolo esaminiamo perché il CPI viene diffuso nonostante lo stallo amministrativo, quanto sia importante questo dato per la Federal Reserve e cosa si aspettano gli analisti (inclusi Goldman Sachs, J.P. Morgan, Morgan Stanley e altri) in termini di cifre. Infine, analizzeremo le possibili reazioni sui mercati finanziari – in particolare su oro, dollaro e anche sul mercato azionario – alla luce sia dell’uscita del dato che dei movimenti registrati di recente in questi asset.
Investitori al buio: l’indice CACIB FX segnala un mercato in tensione tra shutdown, dazi e incertezza globale
23/10/2025
Nel report ufficiale pubblicato da Crédit Agricole, gli analisti della banca francese rilevano un clima di crescente nervosismo nei mercati finanziari internazionali. Il CACIB FX Risk Index, mostra un calo a 0,38 punti rispetto allo 0,63 della settimana precedente, ma resta comunque sopra la media di lungo periodo, segnalando un persistente calo dell’appetito per il rischio tra gli investitori globali.
Shutdown e blackout statistico: il documento riservato di Goldman Sachs rivela i rischi reali per i dati di ottobre
22/10/2025
Goldman Sachs ha pubblicato un’analisi dettagliata degli effetti del blocco governativo sulla raccolta statistica americana. Si tratta di un documento ufficiale, firmato da Jan Hatzius, Ronnie Walker, Alec Phillips, David Mericle e altri economisti del team di ricerca macro di Goldman Sachs, e diffuso solo ai clienti istituzionali della banca.
ANZ Research: Powell dà luce verde al taglio di ottobre e accelera sulla fine del QT, mentre la Fed affronta inflazione, shutdown e un mercato del lavoro in affanno
20/10/2025
Secondo quanto riportato nel documento ufficiale ANZ

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